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Vespe Omologate dalla n.1 alla n.1094
Vespe Omologate dalla n.1095 alla n.1231
Vespe Omologate dalla n.1232 alla n.1276
La
procedura di omologazione
Il possessore di
una Vespa d’epoca può fare domanda di omologazione compilando il
“Modulo di omologazione”. Pensato per raccogliere le foto del
veicolo e la descrizione delle caratteristiche tecniche, oltre a
tutte le notizie utili sul restauro o sulla conservazione, il
modulo serve anche ai commissari delegati, che vi appuntano
tutti i commenti in commissione di omologazione.
L’insieme delle schede di omologazione ha dato vita ad un vero e
proprio “archivio storico” riguardante la Vespa.
Ad omologazione concessa viene rilasciato un libretto di
omologazione con la foto del mezzo, convalidato dal
Conservatore, che riporta tutte le caratteristiche e le
osservazioni fatte in sede di commissione tecnica.
Ad attestare l’omologazione viene concessa anche una targa
personalizzata, da apporre al veicolo omologato, con inciso il
tipo, l’anno e numero di omologazione.
Attualmente vengono rilasciati tre tipi diversi di omologazione:
se il veicolo è restaurato o conservato in modo perfetto e
corrisponde in tutto e per tutto alle caratteristiche originali,
la valutazione sarà seconda categoria con proposta di prima (al
proprietario verrà inviata tale targa. In un secondo la vespa
dovrà essere esaminata dal vivo da due commissari esperti.
Se il mezzo è idoneo avrà la targa d’oro di prima categoria.
Se presenta alcune imperfezioni nel restauro la valutazione è
Buono, con l’assegnazione della targa d’argento di seconda
categoria.
La terza categoria, con targa di bronzo, va ai veicoli con
alcune imperfezioni. I difetti vengono annotati sul libretto di
omologazione ma resta sempre la possibilità di far sistemare il
mezzo e sottoporlo di nuovo al giudizio della commissione, per
avere un passaggio di categoria.
Dal 2004 il Registro Storico Vespa è un registro storico di
marca associato alla Federazione motociclistica italiana,
offrendo su richiesta la possibilità ai veicoli già omologati di
avere l’iscrizione al registro storico nazionale F.M.I con
procedura facilitata.
Possono essere iscritti al registro tutti i veicoli prodotti
dalla società Piaggio dal 1946 al 1993.
La domanda
di omologazione
L’attuale domanda
di omologazione è molto semplice da compilare.
Ovviamente è necessario che venga compilata in tutte le sue
parti e che vengano prodotte tutte le foto richieste perché la
commissione possa procedere ad un accurato esame.
Indispensabili il numero del telaio e il numero del motore con i
relativi prefissi per poter procedere all’omologazione.
È richiesta una buona qualità delle foto, in modo che il veicolo
sia ben visibile in tutte le sue parti. Il formato richiesto è
12x9 cm. Bisogna allegare due foto in più del lato destro,
perché una verrà apposta sul certificato di omologazione che
sarà restituito al proprietario della Vespa, mentre l’altra
rimarrà in archivio, così come la foto in più del lato sinistro.
Le foto non devono essere incollate ma graffate con punti
metallici. Bisogna allegare alla domanda il campione del colore
e dell’antiruggine, perché la commissione possa vagliare la
qualità del materiale adoperato.
Importantissima anche la foto del veicolo prima del restauro,
perché la commissione tecnica si possa rendere conto del lavoro
che è stato fatto per ripristinare il mezzo. Se la scheda viene
perfettamente compilata in ogni sua parte e le foto sono nitide,
la commissione è facilitata nel compito di valutare il veicolo
in oggetto.
Avvertenze:
La domanda di
omologazione deve essere compilata in ogni sua parte ed essere
corredata dalle foro a colori richieste.
IN PIÙ
ALLEGARE:
- Fotocopia
avvenuto pagamento di euro 60,00 per spese di omologazione
versate sul
C.C. POSTALE
N° 1004810659 INTESTATO A REGISTRO STORICO VESPA
P.zza S.OSVALDO N°4 ROVERETO (TN) 38068
- Una foto del motoveicolo, prima del restauro (tassativo);
- Due foto a colori formato 9x12 lato destro del motoveicolo;
- Una foto a colori formato 9x12 lato sinistro del motoveicolo;
Fotografare il
veicolo senza tappetini ed accessori che coprono le parti da
osservare.
Non sono ammessi accessori che sostituiscono un particolare
originale. Non sono ammesse foto Polaroid.
Per evitare disguidi e ritardi nel definitivo espletamento della
pratica le domande incomplete o compilate in modo superficiale
non potranno essere prese in esame e verranno restituite al
proprietario. Non saranno comunque accettate quelle domande di
motoveicoli che pur avendo caratteristiche di autenticità, siano
in condizioni di degrado tali da risultare impresentabili. Il
parere della Commissione Tecnica di Omologazione può essere
modificato ogni qualvolta la documentazione autentica provi il
contrario. Il presentatore della domanda deve dichiarare che le
fotografie annesse alla pratica rappresentano il motoveicolo di
sua proprietà.
Norme
Legislative
La Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato, nel
supplemento ordinario n. 55 del 19 marzo 2010, il tanto atteso
Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti,
concernente i veicoli di interesse storico e collezionistico.
Il provvedimento disciplina:
• l’iscrizione di un veicolo in uno dei Registri (incluso il
Registro Storico FMI), di cui all’art. 60 del CdS, al fine di
acquisire la qualifica di “veicolo di interesse storico e
collezionistico”;
• la riammissione alla circolazione dei veicoli precedentemente
cessati dalla circolazione o di origine sconosciuta;
• la revisione periodica biennale.
I punti forti del
provvedimento riguardano la reimmatricolazione e la revisione
dei veicoli.
La pubblicazione del decreto 17 dicembre 2009, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale quale supplemento ordinario n°55 del 17 marzo
2010 del Ministero Infrastrutture e Trasporti, “Discipline e
procedure per l’iscrizione dei veicoli di interesse storico e
collezionistico nei registri, nonchè per la loro riammissione
alla circolazione” ha comportato, alla luce delle nuove
disposizioni, nuove procedure alle quali gli Enti preposti sono
dovute per il riconoscimento quale “Veicoli di interesse storico
e collezionistico”.
Riportiamo alcuni punti delle procedure in vigore che sono di
nostro interesse secondo la casistica posseduta dai veicoli per
l’iscrizione al Registro Storico e per il rilascio del
“Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica”:
• Esiste una
procedura per i motocicli con libretto di circolazione, mai
dismessi, cioè iscritti da sempre regolarmente al P.R.A. con
certificato di proprietà C.d.P. (ex foglio complementare) e
libretto o motocicli radiati d'ufficio dal P.R.A. purchè muniti
di libretto di circolazione;
• Per i motocicli
senza libretto di circolazione (senza nessun documento e con
targa) la procedura in questo caso richiede il rilascio su carta
intestata di un’officina che ha effettuato il lavoro di
revisione meccanica e un’autocertificazione del proprietario
dove dichiara l’ottimo stato di conservazione del mezzo senza
necessità d’interventi.
Le pratiche vanno,
ovviamente corredate dalle fotografie richieste, 12 foto (2 per
ogni lato, 1 lato motore, 1 vista anteriore, 1 vista posteriore,
1 numero del motore leggibile, 1 del numero di telaio che
evidenzia la posizione dello stesso, 1 del numero di
omologazione se presente). Nella compilazione del modulo che
accompagna la pratica devono essere indicate le caratteristiche
tecniche e il numero delle omologazioni presenti sul veicolo. Le
pratiche vanno corredate degli importi richiesti secondo il tipo
di pratica. Queste le procedure che occorrono per l’iscrizione
dei propri motocicli d’epoca secondo le casistiche e la prassi
vigente.
Le certificazioni servono per avviare successivamente le
pratiche agli enti preposti (Motorizzazione
e Pubblico Registro Automobilistico - P.R.A.).
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