La procedura di omologazione
Il possessore di una Vespa d’epoca può fare domanda di omologazione compilando il “Modulo di omologazione”. Pensato per raccogliere le foto del veicolo e la descrizione delle caratteristiche tecniche, oltre a tutte le notizie utili sul restauro o sulla conservazione, il modulo serve anche ai commissari delegati, che vi appuntano tutti i commenti in commissione di omologazione.
L’insieme delle schede di omologazione ha dato vita ad un vero e proprio “archivio storico” riguardante la Vespa.
Ad omologazione concessa viene rilasciato un libretto di omologazione con la foto del mezzo, convalidato dal Conservatore, che riporta tutte le caratteristiche e le osservazioni fatte in sede di commissione tecnica.
Ad attestare l’omologazione viene concessa anche una targa personalizzata, da apporre al veicolo omologato, con inciso il tipo, l’anno e numero di omologazione.
Attualmente vengono rilasciati tre tipi diversi di omologazione: se il veicolo è restaurato o conservato in modo perfetto e corrisponde in tutto e per tutto alle caratteristiche originali, la valutazione sarà seconda categoria con proposta di prima (al proprietario verrà inviata tale targa. In un secondo la vespa dovrà essere esaminata dal vivo da due commissari esperti.
Se il mezzo è idoneo avrà la targa d’oro di prima categoria.
Se presenta alcune imperfezioni nel restauro la valutazione è Buono, con l’assegnazione della targa d’argento di seconda categoria.
La terza categoria, con targa di bronzo, va ai veicoli con alcune imperfezioni. I difetti vengono annotati sul libretto di omologazione ma resta sempre la possibilità di far sistemare il mezzo e sottoporlo di nuovo al giudizio della commissione, per avere un passaggio di categoria.
Dal 2004 il Registro Storico Vespa è un registro storico di marca associato alla Federazione Motociclistica Italiana, offrendo su richiesta la possibilità ai veicoli già omologati di avere l’iscrizione al Registro Storico Nazionale F.M.I. con procedura facilitata.
Possono essere iscritti al registro tutti i veicoli prodotti dalla società Piaggio dal 1946 al 1993.
La domanda di omologazione
L’attuale domanda di omologazione è molto semplice da compilare.
Ovviamente è necessario che venga compilata in tutte le sue parti e che vengano prodotte tutte le foto richieste perché la commissione possa procedere ad un accurato esame.
Indispensabili il numero del telaio e il numero del motore con i relativi prefissi per poter procedere all’omologazione.
È richiesta una buona qualità delle foto, in modo che il veicolo sia ben visibile in tutte le sue parti. Il formato richiesto è 12×9 cm. Bisogna allegare due foto in più del lato destro, perché una verrà apposta sul certificato di omologazione che sarà restituito al proprietario della Vespa, mentre l’altra rimarrà in archivio, così come la foto in più del lato sinistro.
Le foto non devono essere incollate ma graffate con punti metallici. Bisogna allegare alla domanda il campione del colore e dell’antiruggine, perché la commissione possa vagliare la qualità del materiale adoperato.
Importantissima anche la foto del veicolo prima del restauro, perché la commissione tecnica si possa rendere conto del lavoro che è stato fatto per ripristinare il mezzo. Se la scheda viene perfettamente compilata in ogni sua parte e le foto sono nitide, la commissione è facilitata nel compito di valutare il veicolo in oggetto.
Avvertenze:
La domanda di omologazione deve essere compilata in ogni sua parte ed essere corredata dalle foro a colori richieste.
IN PIÙ ALLEGARE:
– Fotocopia avvenuto pagamento di euro 60,00 per spese di omologazione versate sul C.C. POSTALE N° 1004810659 INTESTATO A REGISTRO STORICO VESPA P.zza S.OSVALDO N°4 ROVERETO (TN) 38068
– Una foto del motoveicolo, prima del restauro (tassativo);
– Due foto a colori formato 9×12 lato destro del motoveicolo;
– Una foto a colori formato 9×12 lato sinistro del motoveicolo;
Fotografare il veicolo senza tappetini ed accessori che coprono le parti da osservare.
Non sono ammessi accessori che sostituiscono un particolare originale. Non sono ammesse foto Polaroid.
Per evitare disguidi e ritardi nel definitivo espletamento della pratica le domande incomplete o compilate in modo superficiale non potranno essere prese in esame e verranno restituite al proprietario. Non saranno comunque accettate quelle domande di motoveicoli che pur avendo caratteristiche di autenticità, siano in condizioni di degrado tali da risultare impresentabili. Il parere della Commissione Tecnica di Omologazione può essere modificato ogni qualvolta la documentazione autentica provi il contrario. Il presentatore della domanda deve dichiarare che le fotografie annesse alla pratica rappresentano il motoveicolo di sua proprietà.
Norme Legislative
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato, nel supplemento ordinario n. 55 del 19 marzo 2010, il tanto atteso Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, concernente i veicoli di interesse storico e collezionistico.
Il provvedimento disciplina:
• l’iscrizione di un veicolo in uno dei Registri (incluso il Registro Storico FMI), di cui all’art. 60 del CdS, al fine di acquisire la qualifica di “veicolo di interesse storico e collezionistico”;
• la riammissione alla circolazione dei veicoli precedentemente cessati dalla circolazione o di origine sconosciuta;
• la revisione periodica biennale.
I punti forti del provvedimento riguardano la reimmatricolazione e la revisione dei veicoli.
La pubblicazione del decreto 17 dicembre 2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quale supplemento ordinario n°55 del 17 marzo 2010 del Ministero Infrastrutture e Trasporti, “Discipline e procedure per l’iscrizione dei veicoli di interesse storico e collezionistico nei registri, nonchè per la loro riammissione alla circolazione” ha comportato, alla luce delle nuove disposizioni, nuove procedure alle quali gli Enti preposti sono dovute per il riconoscimento quale “Veicoli di interesse storico e collezionistico”.
Riportiamo alcuni punti delle procedure in vigore che sono di nostro interesse secondo la casistica posseduta dai veicoli per l’iscrizione al Registro Storico e per il rilascio del “Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica”:
- Esiste una procedura per i motocicli con libretto di circolazione, mai dismessi, cioè iscritti da sempre regolarmente al P.R.A. con certificato di proprietà C.d.P. (ex foglio complementare) e libretto o motocicli radiati d’ufficio dal P.R.A. purchè muniti di libretto di circolazione;
- Per i motocicli senza libretto di circolazione (senza nessun documento e con targa) la procedura in questo caso richiede il rilascio su carta intestata di un’officina che ha effettuato il lavoro di revisione meccanica e un’autocertificazione del proprietario dove dichiara l’ottimo stato di conservazione del mezzo senza necessità d’interventi.
Le pratiche vanno, ovviamente corredate dalle fotografie richieste, 12 foto (2 per ogni lato, 1 lato motore, 1 vista anteriore, 1 vista posteriore, 1 numero del motore leggibile, 1 del numero di telaio che evidenzia la posizione dello stesso, 1 del numero di omologazione se presente). Nella compilazione del modulo che accompagna la pratica devono essere indicate le caratteristiche tecniche e il numero delle omologazioni presenti sul veicolo. Le pratiche vanno corredate degli importi richiesti secondo il tipo di pratica. Queste le procedure che occorrono per l’iscrizione dei propri motocicli d’epoca secondo le casistiche e la prassi vigente.
Le certificazioni servono per avviare successivamente le pratiche agli enti preposti (Motorizzazione e Pubblico Registro Automobilistico – P.R.A.).